Acino Alpino

L’Acino Alpino è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle lamiaceae. E’ una pianta resistente al freddo e che sviluppa dal mese di maggio fino ad agosto dei piccoli fiori di colore viola a forma di imbuto. Il suo fusto è sottile e legnoso di un colore bruno rossastro e ricoperto di una peluria. Le sue foglie sono ovali, ruvide e spesse e di un verde scuro, i fiori  invece sono riuniti in mazzetti. La pianta può raggiungere un altezza di 40/50 cm. E’ una pianta che si trova nei campi, nelle fessure delle rocce ed in zone poco fertili, molto adatta alla coltivazione nei giardini rocciosi ed ampiamente utilizzata a tutte le latitudini. Il suo effetto ornamentale è notevole, specialmente quando la pianta fiorisce e si riempie dei suoi piccoli fiorellini viola. Se avete infatti l’esigenza di ornare un giardino roccioso o di ricoprire un angolo vuoto del vostro giardino, potete puntare sulla coltivazione dell’Acino Alpino, una pianta tappezzante, particolarmente gradevole grazie alla sua coloratissima fioritura. Può essere anche coltivata in vasi, non necessita di annaffiature abbondanti ed ama i luoghi ombreggianti soprattutto nei mesi estivi. E’ una pianta che viene utilizzata in campo farmaceutico in quanto ha proprietà di agevolare la traspirazione cutanea ed abbassare la temperatura corporea. Lo staff Inviafiori.it

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Fiori da balcone Surfinie, Lobelie e anche i Gerani parigini si sviluppano al meglio se posti a dimora in un paniere appeso. Prepariamo un substrato di coltivazione poroso e ricco mescolando del terriccio universale con poco stallatico e un pugno di manciate di pietra pomice, quindi in modo che non si muova durante il rinvaso. Prendiamo la pianta da inserire nel paniere e leviamola dal contenitore. Smuoviamo il pane di terra che è attorno alle radici in modo da levare il terriccio più vecchio ed esausto. Inseriamo il terriccio fresco nel paniere in modo da riempirlo più o meno fino a metà. Al centro del paniere poniamo la pianta allargando bene le radici verso l’esterno. Copriamo con altro terriccio avendo cura di coprire bene le radici e di interrare la pianta fino al colletto evitando di lasciare esposte parti dell’apparato radicale, ma anche di porre la pianta in eccessiva profondità. Se necessario togliamo la pianta e incalziamola con del terreno del substrato sottostante. Mentre rinvasiamo cerchiamo di fare in modo di disporre le ramificazioni tutte attorno al paniere in modo che la pianta si sviluppi occupando tutto lo spazio a disposizione e non solo da una parte del paniere; compattiamo con la mano il terreno attorno alla pianta ed annaffiamo abbondantemente. Consegna fiori e piante a domicilio con invia fiori. Con il nostro servizio di spedizione di bouquet di fiori a domicilio in Italia e nel mondo potrete inviare bellissimi fiori e piante a chi amate. International Flora ormai leader nel settore da anni si occupa di rendere felici le persone che amate consegnando un fiore al domicilio da voi richiesto. Lo staff di Invia fiori
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Intelligenza delle piante Tutti noi abbiamo in casa almeno una pianta, la usiamo per rallegrare l’orto, per dare un tocco di colore all’ambiente e il nostro rapporto si limita a questo: fornirle la luce e versarle dell’acqua ogni tanto. Quello che però ci sembra un organismo semplice e inanimato in realtà è dotato di intelligenza straordinaria. Siamo noi che non ce ne accorgiamo. Normalmente le persone ritengono che le persone ritengono che le piante non siano in grado di fare quasi nulla. Questo è un conceto completamente sbagliato. In una pianta sono stati inseriti degli elettroidi nelle foglie e nel fusto simili agli elettroidi che si usano in campo umano per la misura degli elettrocardiogramma. Il grafico misura l’attività elettrica all’interno della pianta. Quando una foglia viene strinta è come se la pianta sentisse qualcosa, tanto che il campo elettrico subisce una variazione importante. I segnali elettrici sono prodotti dalle cellule della pianta. Non sappiamo se questi messaggi siano positivi o negativi, di piacere o di dolore. Se le piante comunicano al loro interno, allora sono anche capaci di comunicare con altre piante. Le piante non sono per nulla immobili, anzi si muovono tantissimo, ma hanno dei tempi molto più lenti. Invia fiori a domicilio in Italia e nel mondo e i nostri fioristi di zona penseranno ad una splendida consegna a domicilio confezionando fantastiche e originali composizioni floreali o bellissime piante. Lo staff di Invia fiori
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Rosso d’autunno: il melograno Una pennellata di rosso nel giardino d’inverno, infatti è possibile dare un colore rosso con due piante molto semplici da coltivare, alla portata di tutti. Una varietà nana di melograno ibridata dall’uomo in maniera tale che non raggiunga più di un metro d’altezza. Questa piantina rimarrà contenuta nelle sue dimensioni e per questo è buona anche per le coltivazioni in vaso, perciò chi ha poco spazio e vuole un piccolo melograno nel proprio terrazzo, si può permettere questa pianta. E’ una pianta in origine da frutto, però usata a scopo ornamentale, il frutto è commestibile, ma è di scarsa qualità e più aspro. Possiamo usarlo sia come esemplare singolo, in vaso, o si adatta benissimo per fare delle piccole siepi non molto alte, se abbiamo necessità di avere dei divisori in giardino. Arriverà al massimo ad un metro d’altezza, ha una crescita abbastanza lenta e la possiamo utilizzare come una siepe a tutti gli effetti. Non ha grosse esigenze di nutrimento, nè grosse esigenze idriche, vuole molto sole, è una pianta antichissima, il suo nome scientifico è Punicum granatum, dalle guerre puniche. Conosciuta dall’antica Roma, pianta di origine asiatica, ama terreni di qualsiasi genere. Il vantaggio è che è una pianta decidua cioè che è a foglia caduca, d’inverno spoglia, è una difesa contro il freddo, rimangono i rami nudi, ma con la particolarità che probabilmente avremo frutti attaccati. Nella fase invernale avremo questi bei frutti ornamentali, molto natalizi. E’ una pianta che va posizionata in pieno sole per avere una buona riuscita e è stata resa pianta ornamentale anche grazie alla sua bellissima fioritura. Poche esigenze di terreno, attenzione a fare un buon drenaggio con l’argilla sotto, perchè l’unica cosa che può temere questa pianta sono i ristagni idrici. Viene da zone aride, sopporta benissimo la siccità. In alta montagna questa pianta riesce a sopportare anche i -10°C, però gelate troppo prolungate potrebbero danneggiarla perciò consideriamo dove ci troviamo. Se la coltiviamo in vaso in posti dove l’inverno è particolarmente rigido, ricoveriamo il vaso in un posto un po’ più riparato. Il melograno nano è usato nelle pratiche del Bonsai. La pianta “scovolino” ossia la Callistemon che significa “bello stame”, questa fioritura a piumino molto particolare non è nient’altro che una fioritura apicale che si svolge tutte le estati negli apici dei rami di questa pianta e quello che vediamo di grosso impatto estetico in realtà non è il fiore che è piccolino. Quello che invece vediamo che ha questo effetto estetico molto bello è lo stame del fiore, molto lungo e che esce fuori dai petali e ci danno questo risultato. In realtà la sua massima bellezza la raggiunge d’estate però in posti dove il clima ancora ce lo permette arriviamo in inverno e ancora abbiamo la presenza di questo spazzolino. Si aprono contemporaneamente e danno questo effetto di piumino. Una bellissima particolarità di questa pianta è che ha una foglia sessile, ovvero la foglia è direttamente attaccata al tronco ed ha una foglia coriacea molto dura. E’ una pianta originaria dell’Australia, delle zone desertiche dell’Australia, attenzione con l’acqua, ama posizioni soleggiate. Post-fioritura c’è il frutto anche sul Callistemon, il frutto è una piccola capsula che rimane attaccato anche anni nella pianta. In esemplari adulte questa capsula ha un ottimo impatto estetico. Preoccupiamoci di levare l’eventuale secco che si forma durante la stagione e vuole grosse porzioni di sole. Lo staff di Invia fiori
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Pollice verde: ciclamini, primule e viole del pensiero Parliamo della possibilità di dare il tocco di colore nel periodo invernale. Abbiamo dei ciclamini, delle viole del pensiero e le primule. Sono tutte piante che si trovano nel vivaio, hanno un impatto economico molto basso e possiamo andare a colorare il nostro giardino perchè sono piante che hanno u piccolo sviluppo dell’apparato radicale e possiamo metterle a dimora con altri esemplari più importanti come arbusti o alberi. Sono piante che amano il freddo: il ciclamino è una pianta da posizionare all’ombra, perchè se esposta a pieno sole blocca la fioritura, perchè ha bisogno di temperature fresche per fiorire. Lo stesso vale per la primula. Anche la viola del pensiero non teme assolutamente il freddo, ma per avere una copiosa fioritura ha bisogno di grosse porzioni di sole. Il punto più assolato che abbiamo nel giardino lo lasciamo per lei e avremo una ricca produzione di fiori, al contrario se non prende quelle ore di sole necessarie, tenderà a fare più verde rispetto ai colori con il fiore. Ciclamini e primule sono originarie dell’Europa, hanno fioriture precoci, il primo colore che troviamo nel bosco. Soggiornando nel sottobosco, amano terreni molto ricchi di sostanza organica e terreni costantemente umidi. Sono piante che temono i ristagni idrici, il giusto equilibrio si ottiene con un terreno ben drenante. In fase di messa a dimora di queste piante dobbiamo preoccuparci di creare un terriccio molto drenante aggiungendo della sabbia di fiume e una parte organica. Quel drenaggio fa sì che l’acqua in eccesso vada via; manteniamo l’umidità corretta senza rischiare di andare a far marcire la nostra pianta. Nello specifico il ciclamino è un tubero ossia una radice piena di “occhi” da dove poi emetterà i getti e la foglia e il fiore sono attaccati direttamente al tubero. E’ soggetta a marciumi perciò se non abbiamo un terreno ben drenante potrebbe marcire. Il ciclamino è una pianta generosa, ha un fogliame turgido, bello compatto, nonchè ci offre il fiore su uno stelo molto lungo che lo porta all’esterno della chioma fogliare e lo valorizza. La foglia diventa la cornice e il fiore il protagonista. Tra l’inverno e la primavera il ciclamino inizia la sua fioritura molto rigogliosa, per favorirla e per evitare che la pianta subisca degli attacchi parassitari, tutto ciò che si secca lo dobbiamo togliere. Nel caso del fiore, è un’operazione semplice, ci vuole delicatezza, ma decisione. Lo stesso vale con le foglie che si sciupano. Sono piante vendute come annuali, dopo i sei/ sette mesi che sono state a dimora nel nostro giardino, sostituiamole con nuove fioriture di stagione. In realtà sono piante perenni, le usiamo come stagionali perchè il fiore transita in un certo periodo dell’anno. Nel momento in cui non ha più fiore perdono un pochino di interesse, ma possiamo tenerle nel nostro giardino. In fase di fioritura aiutiamole con un concime liquido per piante fiorite. Le viole del pensiero anche dette cornutelle perchè sono le piccoline della viola cornuta. A fiore piccolo danno meno impegno nella fase di sfioritura. Il disseccamento è quasi impercettibile. Per tagliare i fiori dobbiamo munirci di cesoie e tagliamo alla base dello stelo. E’ una pianta che acquistiamo in vasi di 10 cm, appena la mettiamo a dimora queste piante si allargheranno tantissimo ed è molto generosa purchè prenda più sole possibile. Assicuriamoci che il terreno asciughi tra un’annaffiatura e l’altra. Sono piante che resistono bene anche in periodi di siccità. Usiamo un terreno sempre molto drenante soprattutto in vaso. La Primula ha una fioritura molto rigogliosa e ricca, è molto facile da tenere. Preoccupiamoci di un fogliame turgido e compatto, hanno una struttura di foglie a rosetta e deve avere un colore verde, perchè se trattata male tende facilmente a ingiallire. I fiori sono portati da un gambo un pochino più lungo. Muniamoci di cesoie e andiamo a esportare tutto ciò che si sciupa: fiore e foglia. Anche le foglie tenderanno a rovinarsi e quindi le taglieremo. La Primula non appena percepisce il caldo si ferma nella sua produzione di fiori. Lo staff di Invia Fiori
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Come realizzare un orto sul balcone: Ecco a voi un’idea per come sfruttare i frutti che la natura ci dà in maniera divertente, sostenibile e soprattutto economica. Non tutti abbiamo un pezzo di terra sotto casa, l’orto o degli spazi verdi. Basterebbe soltanto un balcone e questa è una soluzione che ci potrebbe far risparmiare spazio, ma ci dà dei risultati simili se non migliori della piena terra. Possiamo prendere un cassone di legno di più o meno 60 cm di altezza. Il cassone lo rivestiamo con un telo di plastica per evitare che la terra fuoriesca e ora vediamo come creare il nostro orto. La prima operazione da fare è bucare sul fondo il telo perchè deve scolare come nel vaso, l’acqua deve defluire. Possiamo iniziare a creare un substrato; dobbiamo andare ad occludere il buco di drenaggio con i cocci, ma prima poggiamo sui buchi una retina, dopodichè prendiamo l’argilla espansa e la sversiamo tutta in un angolo perchè poi dobbiamo metterla sopra la retina stando attenti a non farla spostare. Questo appena fatto è il nostro strato di drenaggio che eviterà i ristagni d’acqua; dopo averla stesa il più possibile, prendiamo un agritessuto, quello con cui copriamo i limoni d’inverno, rivestiamo l’argilla per isolarla dal terreno che andremo a mettere sopra. La facciamo aderire bene, prendiamo la terra biologica perchè andremo a coltivare cose che finiranno nel nostro piatto. E’ un terriccio universale che il più delle volte è stato una grossa porzione organica. Con questa terra dobbiamo creare una leggera schiena d’asino e compattare il terreno perchè dobbiamo mettere un telo biopacciamante: questo terreno che andrà ad ospitare la messa a dimora delle nostre piante lo andiamo a coprire con un telo di juta e lo rimbocchiamo. Il nemico numero uno dell’orto sono le piante infestanti, cioè quelle che crescono spontaneamente. Questo telo evita la fuoriuscita di piante infestanti e questa coperta favorisce tutti i processi biologici che si devono sviluppare sotto il terreno per far sì che le nostre colture crescano sane e rigogliose e si ammalano il 50% di meno con questo sistema. Non crea escursioni termiche: l’inverno mantiene il caldo e l’estate il fresco, perchè evita l’evaporazione eccessiva dell’acqua, perciò regala un microambiente sotterraneo ideale per la coltivazione delle nostre piante da orto. Riempiamo il nostro modulo con delle piante da orto, delle fioriture che si possono utilizzare anche in cucina e la pianta della fragola che è molto bella e graziosa da vedere e ci regalerà i suoi frutti. Ci dobbiamo munire di una taglierina perchè dobbiamo incidere il nostro telo biopacciamante per poter inserire la nostra pianta, dobbiamo creare una tasca che poi allargheremo con le mani; prendiamo la piantina di fragola, la svasiamo, andiamo a creare un foro, mettiamo ora la pianta di fragola. L’annaffiatura avviene successivamente; sotto a questo modulo c’è uno spazio dove è appoggiato un secchio: il secchio è stato messo in corrispondenza del foro di drenaggio perchè l’acqua deve defluire, ma l’acqua porta con sè anche sostanze nutrienti e organiche che quindi andremo a raccogliere nel secchio e oltre ad avere un riutilizzo dell’acqua, avremo anche un riutilizzo delle sostanze nutrienti. L’acqua la risparmiamo più del 60%, quando andiamo ad annaffiare, dobbiamo preoccuparci di centrare il buco. Successivamente all’impianto, possiamo irrigare. Con poco meno di 70€ avrete un orto completo sul vostro balcone. Mettiamo piante con esigenze simili: amano un’esposizione soleggiata, hanno le stesse esigenze idriche e si associano benissimo. Irrighiamo con l’annaffiatoio così recuperiamo l’acqua del secchio versandola al suo interno, perchè è acqua concimata. Le insalate, nel giro di 20 giorni, se le temperature lo permettono, si possono già tagliare e mangiare. Per le fragole ci vorrà un po’ più di pazienza. Anche se ci resta solo il balcone possiamo inventarci uno spettacolo di orticello. Lo staff di Invia fiori
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La Festa della Donna è anche la Festa dei fiori. La mimosa in realtà si regala solo in Italia, in tutti gli altri paesi si regalano le orchidee gialle, le camelie e altri tipi di fiori. La particolarità della mimosa e perchè in Italia si regala la Mimosa: nell’occasione della festa internazionale della donna, nella prima ricorrenza subito dopo la guerra, nel ’46 l’unione delle donne italiane scelse, soprattutto nella zona di Roma, come fiore simbolico la mimosa. Per un semplice motivo: perchè è facilmente reperibile l’8 Marzo, nonchè è un fiore poco costoso, e nel dopoguerra non c’erano molti soldi, e il suo simbolo è forza e femminilità. E’ molto profumata, ma la vera particolarità di quest’albero è in realtà che è il primo a macchiare di colore i nostri giardini perchè ha una fioritura molto precoce e dobbiamo sapere che è una pianta originaria dell’Australia, ma che oramai abita nelle nostre zone quasi in maniera spontanea, non necessita di grosse cure, purchè rispettiamo esposizione e terreno corretto. Sull’Etna, le piante della mimosa crescono spontaneamente, perchè alle pendici dell’Etna abbiamo a che fare con un terreno ricchissimo di sostanze minerali, proprio perchè è un terreno lavico proveniente dal cuore della terra e quindi non c’è nulla di più ricco. Solo un’accortezza: ha paura del freddo, in regioni dove le stagioni fredde sono prolungate con lunghi periodi di gelo, è meglio tenerla in vaso così possiamo ricoverarla. La Camelia Japonica è la sorella ornamentale della pianta del tè, usata per la bellezza dei suoi fiori. Il fiore è molto regolare, ha una simbologia di stima con la Camelia bianca, se ci spostiamo sul rosso ha un significato di passione e amore, “ti amo”, il color rosa è il “mi manchi”. La camelia è una pianta molto facile da coltivare basta rispettare alcune regole. La prima è che fa parte della famiglia delle acidofile e ha bisogno di un terreno tendente all’acido e dobbiamo fare attenzione perchè soprattutto a Roma con le annaffiature con l’acqua piena di calcare, il terreno perde il pH acido di cui ha bisogno perciò ciclicamente, una volta all’anno va corretto quel terreno per riportare l’acidità giusta e si fa usando concime organico. Va posta in un posto semi-ombreggiato, poichè teme il sole diretto e potrebbe bruciarla. Se abbiamo un posticino all’ombra, riparato, la Camelia gioca a nostro favore e ha una fioritura bellissima, vigorosissima e prolungatissima. L’orchidea cymbidium ha una differenza rispetto a tutte le altre orchidee. La vera particolarità di questa orchidea gialla è che trae origini dalle zone montuose dell’Asia, vuol dire che noi possiamo tenerla all’esterno perchè noi siamo abituati a tenere le orchidee dentro casa. Bisogna avere delle attenzioni particolari, bisogna considerare che tutte le orchidee per lo più sono epifite, vuol dire che hanno radici aeree, in natura crescono sugli alberi. Perciò prendere un’orchidea e metterla nella terra è un errore comune. Se andiamo nel loro paese d’origine troveremo alberi coperti da queste orchidee. Al posto della terra solitamente si usa della corteccia di pino spezzata che riproduce l’habitat naturale dell’orchidea. E’ una pianta che dà enormi soddisfazioni, nonchè ha questa fioritura molto prolungata anche da fiore reciso, ed è un fiore reciso che troviamo anche dal fioraio. Il significato dell’orchidea è la forte passionalità, raffinatezza, eleganza. L’orchidea si regala a una persona della quale siamo sicuri dei propri sentimenti. E’ una manifestazione d’amore, regalata ad un uomo può essere una manifestazione di stima. La Clematis è una rampicante che trova il suo habitat anche in Europa e in Italia, ma per lo più noi siamo a conoscenza di varietà spoglianti, cioè la clematis è comunemente tenuta in giardino e raggiunge la sua bellezza a ridosso della primavera. La clematis armandii è una sempreverde, è l’unica clematis sempreverde, resiste al freddo e in Inghilterra la usano per coprire interi cottage perchè ha un crescita vigorosissima, una bellissima fioritura ed è profumata. E’ un’ottima alternativa ad una pianta rampicante, per coprire i nostri grigliati o eventuali pareti. Resiste benissimo al freddo. la Clematis snowdrift, vuol dire “cumulo di neve”, fa un fiore bianco, la sua particolarità è che le foglie giovani sono color bronzo, rossastre e poi crescendo arriveranno al verde. L’altra varietà si chiama Apple blossom e ha il bocciolo chiuso e rosa, poi quando il fiore schiude diventa tendente al bianco. Il fiore della clematis ha un significato di buon auspicio, porta fortuna. In Inghilterra si usa anche stendere delle clematis lungo i campi di coltivazione come buon auspicio di un buon raccolto. La zolla del pane radicale della clematis deve essere posta in un posto ombreggiante, mentre la pianta deve sviluppare al sole. D’inverno bisogna sempre far asciugare il vaso prima di somministrare altra acqua per evitare ristagni idrici che sono deleteri per le piante. L’orchidea, proprio perchè è una pianta aerea e prende l’umidità dall’aria nel suo habitat naturale, prende acqua demineralizzata, distillata. Quindi si può utilizzare dell’acqua lasciata decantare senza usare l’acqua sul fondo perchè contenente calcare e particelle più pesanti che si depositano sul fondo. E’ sempre bene tenere la sua corteccia umida facendo sempre attenzione ai ristagni. Si può annaffiare anche una volta a settimana. Il primo campanello d’allarme della sofferenza di una pianta e il giallore fogliare, quando una pianta inizia ad andare in sofferenza per un qualsiasi motivo inizia a perdere quella sua proprietà di verde e inizia a ingiallire. Le cause possono essere innumerevoli, per esempio va cambiato il vaso perchè potrebbe essere troppo stretto. Regala fiori e piante per le donne con Invia fiori.
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UK: sempre più fiori 100% British e fatturati in crescita Dopo decenni di massicce importazioni di fiori recisi, il mercato britannico pare destinato a un’inversione di tendenza. Come si legge in un recente articolo del quotidiano The Telegraph, si fa avanti una nuova generazione di fioristi che agli steli provenienti dal continente, ritenuti troppo perfetti e spesso privi di profumo, preferisce quelli made in UK (al momento solo il 10% del comparto), dall’aspetto più naturale. Da cinque anni, per esempio, Jay Archer (28 anni), specializzata in addobbi per matrimoni, ha scelto di ricorrere a fiori importati solo nel periodo invernale, col risultato che tra il secondo e il terzo anno di apertura la sua attività è cresciuta del 948%. The Great British Florist di Heather Gorringe (52 anni) grazie a un’offerta 100% British in ogni stagione ha ottenuto un incremento costante del 20%. Nonostante qualcuno sostenga che la tendenza vada stroncata sul nascere, l’entusiasmo per il locale ha già contagiato le vendite on-line di grandi magazzini quali Marks & Spencer e Waitrose, che propongono bouquet con provenienza “made in Britain” ben evidenziata in etichetta. Jay Archer è una giovane fiorista di Odiham nell’Hampshire specializzata in addobbi per matrimoni. La sua scelta di utilizzare fiori 100% British ha determinato una crescita del 948% della sua attività avviata cinque anni fa. Lo staff di Invia Fiori
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Con invia fiori puoi spedire a domicilio una pianta che più ti piace. Invia fiori o una splendida pianta d’appartamento. Abbiamo due soluzioni, perchè il loro comportamento si presta a colmare varie situazioni all’interno delle nostre case. Nello specifico abbiamo il Potos, conosciuta e vista comunemente negli appartamenti. E il motivo per cui la vediamo spesso è che si tratta di una pianta di semplice coltivazione, è una delle piante che resiste di più alle nostre “no cure” e ci darà sempre soddisfazione, per di più ci dà la possibilità di riempire spazi in alto come le mensole. Poi abbiamo la Guzmania della famiglia delle Bromelia, della stessa famiglia, e la struttura lo ricorda, dell’ananas. L’ananas fa un fiore simile a questo che viene poi fecondato e da lì nasce il frutto. La pianta è molto simile con queste foglie lanceolate. Per poter tenere una Guzmania in maniera corretta dobbiamo innanzitutto sapere quali sono le sue logiche di vita, è una pianta un po’ particolare ed ha delle curiosità genetiche intrinseche a lei. La prima cosa da dire è che è una pianta che ha un ciclo vitale di tre anni e l’ultima fase della sua vita è la fioritura. Quindi stiamo acquistando una pianta prossima al deperimento, ma ora vedremo perchè vale la pena acquistarla comunque. La prima cosa da sapere è che questa fioritura che in realtà non è una fioritura, ma è una bratta in gergo, ovvero sono delle foglie modificate, perchè il fiore della Guzmania è inserito all’interno di queste foglie. E’ un piccolo fiore bianco attaccato alla foglia, e dato che non ha un’estetica accattivante, la pianta si rende bella per l’insetto modificando le sue foglie e se prestiamo attenzione nelle foglie basali della bratta vediamo proprio che il pigmento si trasforma da verde a rosso. Se coltiviamo bene la nostra Guzmania, questa bratta la teniamo per alcuni mesi, perciò è vero che stiamo acquistando una pianta che sta andando verso il termine della sua esistenza, ma è anche vero che è una delle fioriture più persistenti sulla pianta. E’ una pianta che viene dalle zone tropicali del centro e Sud America, originaria delle Antille, perciò è una pianta caraibica ed è amante di ambienti umidi, quindi dobbiamo preoccuparci di spruzzarla ciclicamente con dell’acqua distallata. Se la nebulizziamo con dell’acqua distillata almeno una volta al giorno, la nostra Guzmania ne sarà contenta. La struttura delle sue foglie è fondamentale: è una pianta priva di fusto e le foglie partono direttamente dalla base, con questa struttura che si chiama a rosetta, ovvero a raggiera, e questa raggiera forma delle cavità tra una foglia e l’altra non casuali. La Guzmania in natura tende a trattenere l’acqua da queste cavità da dove poi la prende, sia acqua che nutrimenti, perciò noi per annaffiare in maniera corretta la Guzmania non dobbiamo mai farle mancare il giusto apporto d’acqua proprio nell’interstizio delle foglie. Si annaffia molto più dalle foglie che dal terreno, perchè in realtà sono piante epifite come le Orchidee, sono piante che hanno radici aeree, perciò radici scoperte e servono in questo caso quasi più da sostegno. Un’altra cosa fondamentale: abbiamo detto che questa è una pianta che andrà da qui a breve a finire e vedremo che prima imbrunirà questa bratta, noi elimineremo tagliando questa fioritura dalla cima pian piano anche le foglie andranno a terminare il loro ciclo. Però la Guzmania, prima di questo processo, si preoccupa di emettere dei germogli basali che danno continuità alla sua vita. Avremo una pianta nuova prodotta da questo polline che viene a sua volta prodotto verso primavera estate, avrà radicato in maniera soddisfacente verso la primavera; quando andiamo a scavare il terreno e vediamo che ha emesso le sue radici, andiamo a staccare “il foglio della mamma” e abbiamo una pianta a tutti gli effetti a se stante ed è una clonazione della madre, avrà lo stesso corredo genetico, perciò emetterà lo stesso fiore dello stesso colore, perchè in realtà in commercio si trovano anche di colore arancione, scarlatti con rosso più acceso. E’ chiaro che la nuova pianta andrà in fioritura dopo tre anni. L’ultima accortezza: è una pianta così detta acidofila, perciò questa composta, quando andiamo a rinvasare i figli in un nuovo vaso, preoccupiamoci di creare con del terriccio per acidofile mischiato a corteccia, perchè dev’essere un terreno molto leggero e quello è un buon substrato dove mettere a dimora la nostra Guzmania. Non vuole luce diretta e lunghe esposizioni al sole, quindi sempre una luce filtrata, che spesso negli appartamenti è facile trovare. Per chi ha poco tempo per curare una pianta d’appartamento, il Potos è una delle piante più semplici da coltivare, nonchè di grosso impatto estetico per queste foglie cuoriformi e screziate. Al tatto sembra stoffa ed ha delle foglie maculate, molto particolari. Necessita una buona esposizione alla luce anche se non sopporta il sole diretto, ma se non ha abbastanza luce perderà le screziature sulle foglie che saranno più verdi. Quindi posizioniamola in posti dove prende un po’ di luce. Anche lei è un’acidofila perciò in quei rinvasi che facciamo usiamo sempre un terriccio per acidofile misto a sabbia che ha un grosso drenaggio, annaffiamola frequentemente, ma preoccupiamoci che asciughi sempre il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In natura sono delle rampicanti, ha lo stesso comportamento dell’edera: è una pianta che striscia finchè non trova il suo sotegno, solitamente alberi, dove si arrampica per cercare la luce. Possiamo scegliere se tenerla discendente, cioè con questo portamento prostrato, se no la troviamo anche ancorata su dei sostegni con un rivestimento vegetale. Se andiamo a guardare i Potos coltivati su dei sostegni, notiamo che hanno una fibra vegetale perchè riproduce proprio il tronco dell’albero dove il Potos emette delle radici aeree e ci si ancora proprio a questo sostegno. E’ una pianta estremamente facile da riprodurre: se noi tagliamo porzioni, se andiamo ad applicare una potatura, anche se non va potato, e le mettiamo in acqua, nel giro di poco tempo emetteranno delle radici. Le spostiamo poi in un vaso con il terriccio per acidofile e sabbia, avremo riprodotto il Potos. Anche le piante prendono polvere dentro casa e la pianta necessita di essere spolverata se no la polvere va a occludere la foglia. La spolveriamo o con un panno umido o la nebulizziamo con dell’acqua distillata. Sono piante che si nutrono di acqua piovana, quindi somministriamo acqua decalcificata o facciamo decantare l’acqua per almeno 24 ore. Invia fiori ti permette di spedire una pianta al domicilio che preferisci. Invia fiori o piante a domicilio scegliendo nel catalogo del nostro sito ciò che più vi aggrada. Lo staff di invia fiori
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